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COVID-19: Effetti psicologici di segregazione sulle coppie

QUANDO I PORCOSPINI DI SCHOPENHAUER SI ARRABBIANO

“Due porcospini, in una fredda giornata d’inverno, si strinsero vicini per proteggersi, con il calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto però, sentirono il dolore delle spine reciproche che li costrinse ad allontanarsi di nuovo l’uno dall’altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme si ripeté quel malanno, di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali: il freddo e il dolore.  Tutto questo durò finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione” (SCHOPENHAUER,Parerga e Paralipomena) 

Stare in coppia significa danzare tra la lontananza e la vicinanza, la paura dell’abbandono e il coraggio dell’autonomia, l’incanto e il disincanto, il capire e il sentire, la rigidità e l’elasticità…

Ma adesso la situazione è ribaltata: la coppia si colloca in uno solo dei due poli   da cui non può più muoversi. La danza, improvvisamente, senza nessun preavviso, si è fermata.

Ci sono coppie “troppo” lontane, che vivono in luoghi diversi, e coppie “troppo” vicine, costrette in uno stesso spazio per tutto il giorno senza avere più la possibilità di   svolgere le abitudini quotidiane di lavoro e di relazione.

Guardiamole assieme.

COPPIE TROPPO LONTANE

COVID-19: Effetti psicologici di segregazione sulle coppie

La prima sensazione delle coppie troppo lontane è di freddo, conseguente al DISTACCO EMOTIVO   che si subisce.

Emerge in modo prevalente emerge la paura di non ritrovarsi come ci si era lasciati: come saremo quando ci rincontreremo, le cose che avevamo costruito resteranno? o si perderanno? saremo estranei, non ci riconosceremo più una volta usciti da questo incubo?

La fantasia si scatena: pensieri di perdita e di abbandono impediscono la concentrazione su quanto si sta facendo “qui” e “ora”.

Il desiderio è privato del suo obiettivo, l’attesa è privata del suo tempo: non posso ottenere ciò che desidero e non posso neppure aspettarlo perché non so per quanto tempo questa attesa si dilaterà.

LE TENTATE SOLUZIONI PIU’ FREQUENTI

Il contatto fisico che non può esserci viene sostituito con il controllo: punteggiamo le nostre giornate “in parallelo”. Ogni secondo, in modalità remota, ci parliamo, ci vediamo, organizziamo la nostra giornata assieme.

Ci chiediamo continuamente rassicurazione reciproca sul nostro volerci bene: ogni messaggio che non mi arriva è una possibile ferita, un probabile abbandono e la paura cresce   a dismisura e diventa angoscia. E allora attiviamo il controllo.  Ma più controlliamo e più forte emerge l’angoscia, fino a stringerci in un circolo vizioso da cui non   riusciamo più a venirne fuori.   

COPPIE TROPPO VICINE

COVID-19: Effetti psicologici di segregazione sulle coppie

La prima sensazione è il vivere una condizione di SOVRACCARICO EMOTIVO.

Il senso del limite salta: gli spazi, troppo ristretti, si sovrappongono, i tempi, troppo lunghi , si dilatano e non hanno più confini. Non ci sono più ritmi, sequenze, successioni a scandire il tempo, ma solo un presente avulso dal passato e con il futuro incerto. Il tempo, da esterno, cronologico, diventa interno, psicologico. I modi di esprimersi nei diversi i ruoli sono venuti a mancare. L’identità non è più definita in modo molteplice e complesso dal nostro lavoro, dalle nostre relazioni, dai nostri sport, dai nostri hobbies ma   da un’unica dimensione: quella del partner.

Chi, fino a quel momento, aveva finto, deve togliersi la maschera: lo spettacolo non può durare troppo a lungo. Possono emergere tensioni che erano rimaste sopite, coperte dai ritmi assordanti e frenetici della vita di tutti i giorni. Tutte le finzioni quotidiane escono inevitabilmente allo scoperto. Quanto si era cercato di evitare o nascondere ora emerge: perché siamo sempre e solo noi, la casa è piena di specchi in cui si infila il nostro sguardo e indugia, fermo nel tempo e nello spazio.

E allora le parole diventano pietre che ci colpiscono, rimbalzano, ci denudano, ci tolgono le difese che ci eravamo costruiti: come è stato possibile essere arrivati   fino a qui? Cosa è successo ,chi siamo diventati ? , ci domandiamo, basiti.

PILLOLE CONCENTRATE DI RESILIENZA DI COPPIA

  1. PER LE COPPIE TROPPO LONTANE: alternare i tempi di dialogo sui social a tempi e spazi propri, in cui ciascuno agisce e vive, in completa autonomia, perseguendo e ricercando interessi personali. Più temiamo di perdere l’altro e più perdiamo noi stessi. Accettiamo la sfida di rincontrarsi anche diversi: ci potremo allora riscegliere, perché in quei momenti difficili abbiamo potuto mettere in atto la nostra resilienza.
  2. PER LE COPPIE TROPPO VICINE: posticipare alla fine di questo periodo difficile le discussioni e i conflitti.
    Nel frattempo, alleniamoci alla gentilezza, alla carineria: daremo e riceveremo feedback positivi coi quali percepiremo la situazione come sopportabile, non più così minacciosa. Potremo riuscire di più a metterci nella prospettiva dell’altro, allenandoci a vedere le cose da prospettive diverse. Ci avremo guadagnato, alla fine di tutto, in elasticità mentale che potremmo nutrire e far crescere anche in tempi successivi.

PER TUTTE LE COPPIE

COSTRUIAMO, OGNI GIORNO, PASSO DOPO PASSO, LO SCENARIO OLTRE IL PROBLEMA: cosa faremo, come ci organizzeremo, come e cosa recupereremo di noi, cosa reinventeremo quando l’incubo sarà finito.

E i porcospini di Schopenhauer non si arrabbieranno più, perché avranno ritrovato, finalmente, la loro migliore posizione.

Il cuore trasformato è la sconfitta del covid-19.


Spunti bibliografici

  • Schopenhauer A. Parerga e paralipomena. Adelphi.
  • Nardone G. Correggimi se sbaglio. Ponte alle Grazie.
  • Nardone. Intervista nel programma “Tutta la città ne parla", Rai Radio 3
  • Garzonio M. La guerra al coronavirus: il fronte degli psicologi. Corriere della sera, 4/04/2020

Dottoressa Pierangela Bonardi
Psicologa Psicoterapeuta - Parma - Reggio Emilia

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Dott.ssa Dott.ssa Pierangela Bonardi
Iscritta all'Ordine degli Psicologi della Regione Emilia Romagna 0907 dal 08/06/1993
Iscritta all'Albo Psicoterapeuti Emilia Romagna (03/03/1995)
Laureata in Pedagogia e Psicologia, Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulente del Tribunale di Reggio Emilia

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